La Chiesa valdese riconosce che la molteplicità e la varietà dei ministeri si manifesta per vocazione dello Spirito Santo, e che nessuno di essi costituisce uno status diverso da quello proprio del sacerdozio universale dei credenti.
Alcuni ministeri sono regolamentati: pastore/a, diacono/a, anziano/a, predicatore/trice locale.
In genere, a pastori e pastore sono affidate la predicazione dell’Evangelo, l’educazione alla fede e la cura pastorale. Essi studiano e conseguono la laurea presso la Facoltà valdese di teologia che ha sede in Roma (o altra facoltà di teologia riconosciuta) e, dopo un un periodo di prova, vengono consacrati al ministero pastorale dal Sinodo e assegnati ad una chiesa locale. Dopo secoli di solo pastorato maschile, nel 1963 la Chiesa valdese ha riconosciuto e stabilito che anche le donne possano diventare pastore e così nel 1967 sono state consacrate le prime due donne.
A chi desidera predicare la Parola pur non avendo completato gli studi previsti per il pastorato, viene chiesta una formazione, proposta e valutata da un apposita commissione. Avuta l’approvazione della chiesa e del Circuito di provenienza, viene iscritto/a nel ruolo di “predicatore locale”. E’ dunque a disposizione del Circuito per servizi di predicazione e può anche essere chiamato/a dalla Tavola Valdese a svolgere un servizio pastorale temporaneo. L’Unione Predicatori Locali (UPL) coordina gli e le iscritti nel ruolo, fornisce formazione permanente e lavora per far emergere e a valorizzare nelle chiese i doni della predicazione. A chi invece è riconosciuto il dono della predicazione può mettersi a servizio della propria chiesa anche senza essere iscritto al ruolo dei “predicatori locali”.
Anche quei diaconi e quelle diacone che svolgono il loro ministero a tempo pieno, seguono un percorso di formazione presso la Facoltà valdese di teologia e vengono consacrati dal Sinodo. Essi si dedicano alla testimonianza dell’Evangelo attraverso la pratica del sostegno e della solidarietà, benché svolgano molto spesso anche mansioni prettamente pastorali.
Attualmente a Torre Pellice sono in servizio il pastore Michel Charbonnier e la diacona Karola Stobäus.
Agli anziani, che compongono, insieme a pastori e diaconi, il Consiglio della chiesa (detto Concistoro) è affidato il governo della chiesa e la sua guida. Di quest’ultimo fanno parte anche i diaconi e le diacone della chiesa locale, che svolgono – come gli anziani – il loro ministero su base volontaria e si dedicano alle funzioni assistenziali e amministrative nell’ambito della chiesa locale.
Anziani/e e diaconi/e della chiesa locale restano in carica per cinque anni, e possono essere eletti per un massimo di tre mandati consecutivi. Pastori e pastore vengono destinati alla cura di una chiesa locale per un periodo di sette anni, rinnovabile una sola volta.