Giornata mondiale di preghiera


Non potendosi organizzare quest’anno il consueto incontro ecumenico, il 7 marzo 2021 nel nostro tempio si è celebrata la giornata mondiale di preghiera con un culto comunitario a cura di alcune sorelle dell’Unione femminile.

“Costruire sulla roccia” è stato il tema centrale della liturgia preparata nel Vanuatu, un arcipelago di 83 isole nel Pacifico. Ascoltando il racconto di frammenti di vita di alcune donne che vivono in queste isole dalla natura incantevole, ma purtroppo soggette a frequenti terremoti, abbiamo appreso qualcosa di questo Paese – repubblica parlamentare – orgoglioso per l’ottenuta indipendenza nel 1980 da un governo congiunto francese e britannico, abitato da circa 300.000 persone per il 65% cristiane, dedite soprattutto a un’agricoltura di sussistenza.

Abbiamo anche compreso quali sono le principali criticità del Paese: malnutrizione (le industrie alimentari distruggono le coltivazioni locali); scarsa istruzione soprattutto per le ragazze e nelle zone rurali; problemi di comunicazione (oltre all’inglese e al francese, lingua ufficiale è il Bislama che però è poco conosciuto in campagna dove si parlano molti dialetti ); scarsità di lavoro. Molto sentita la confessione di peccato: “Ti ringraziamo per tutti i tuoi doni, Signore, per la meravigliosa natura che ci hai dato. Ti chiediamo perdono, perché non siamo buoni amministratori della tua creazione. Ti chiediamo perdono perché spesso costruiamo sulla sabbia e non sulla parola di Cristo che è la roccia. Concedici saggezza, conoscenza e generosità.”

Il fulcro della predicazione è stato il passo di Matteo 7/24-27. Dobbiamo ascoltare le parole di Gesù e agire di conseguenza: costruire sulla roccia significa essere consapevoli delle benedizioni di Dio e quindi cercare con le nostre scelte e le nostre azioni di lottare per la giustizia, la pace e la salvaguardia del creato, per testimoniare che il nostro fondamento è Cristo il quale è la via, la verità e la vita.