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Un messaggio di speranza dal Rifugio


Lettera del Comitato di gestione del Rifugio “Re Carlo Alberto” alle chiese delle Valli.

Pandemia, indice di contagio, terapia intensiva, vaccino, sono queste le parole che da più di un anno ci accompagnano nelle nostre giornate. Noi vogliamo invece proporne un’altra, forse un po’ tralasciata in questi tempi: amore. Infatti che cosa se non l’amore ha potuto accompagnare nel corso di questo lungo periodo tutte le azioni di chi si è occupato a vario titolo del Rifugio e dei suoi ospiti, di chi si è preso cura in ogni momento di queste persone che, sempre per usare un termine attuale, definiremmo fragili?
Ci sono stati momenti molto duri, di isolamento totale, momenti in cui la collocazione stessa del Rifugio là, isolato in cima alla collina, sembrava corrispondere alla realtà. E’ stato molto difficile sia per gli ospiti, sia per i famigliari, sia per il personale passare da un vissuto forte di relazioni interpersonali, di scambi con il territorio, di apertura e collaborazione a nuovi progetti, ad una quotidianità prevalentemente emergenziale fatta di barriere non solo visive.
Ad oggi la situazione è in via di netto miglioramento, le persone che vivono al Rifugio sono state vaccinate, come pure la maggioranza dei/delle dipendenti, e si può pensare ad una nuova fase di progettualità per continuare ad inserire la struttura nel territorio e migliorare la qualità di vita degli ospiti.
Proprio perché “L’amore deve essere una cosa che si vede” (frase detta da un’ospite durante un incontro laboratoriale al Castello di Miradolo), invitiamo tutte e tutti voi a vedere, per il momento solo facendo una passeggiata sulla collina di Luserna San Giovanni ma presto speriamo all’interno, la nuova costruzione di fianco all’edificio storico del Rifugio. E’ la nuova ala in funzione dal 1° marzo 2021, progettata con criteri innovativi e la cui vita tende a riprodurre, nei limiti del possibile, la quotidianità di casa. Ad esempio gli ospiti, assistiti dal personale, cucinano i pasti in un luminoso locale appositamente progettato, il salone centrale è accogliente ed ha l’aspetto di una piazza, le stanze sono personalizzate, il locale destinato al bagno assistito ha il comfort di una spa, gli operatori non indossano la tradizionale divisa.
Tutto questo è frutto di un lungo e paziente lavoro di progettualità avviato alcuni anni fa, di donazioni, di fondi dell’8 per mille, di tempo ed energie di sostenitori ed amici. Sperando di incontrarvi al più presto in occasione di una festa del Rifugio, di una camminata con gli ospiti, di una serata di cinema all’aperto, vi chiediamo di essere presenti nei vostri pensieri e nelle vostre preghiere e se volete e potete anche di sostenerci economicamente.
Un grande abbraccio da parte degli ospiti, del personale e di tutt* quell* che si occupano a vario titolo del Rifugio Carlo Alberto.