Noi e l’ambiente

Gli atti del Sinodo 2025 sulla giustizia climatica

Art. 29
Il Sinodo invita le chiese e i circuiti a seguire con attenzione le iniziative del Consiglio Ecumenico delle Chiese relative al “Decennio per la giustizia climatica e l’azione (2025-2035)” appena iniziato.

Art. 35
Il Sinodo, sottolineando i dati forniti dalla comunità scientifica internazionale che hanno certificato il 2024 come primo anno che ha visto un aumento della temperatura media globale oltre la soglia limite definita nell’Accordo di Parigi del 2015 e dalle varie COP e che oramai i cambiamenti climatici e la diminuzione della biodiversità sono processi in atto e sotto gli occhi di tutti; sottolineando inoltre che è nostra responsabilità come credenti di prendere atto di una situazione che rischia di essere sempre più compromessa con il passare degli anni anche a causa di posizioni negazioniste e di atteggiamenti di autosufficienza; invita a riflettere sulle interrelazioni strette tra tutti gli esseri viventi e a superare posizioni marcatamente antropocentriche che contrappongono mondo naturale e culture umane. Aderisce pienamente al “Decennio per la giustizia climatica e l’azione” (2025-2035) proclamato dal Consiglio Ecumenico delle Chiese e invita le chiese locali a promuovere ulteriori momenti di informazione e formazione assieme allo sviluppo di buone pratiche di custodia del creato, in maggiore sinergia con le proposte della commissione GLAM della FCEI e a diventare parte attiva sul territorio per progetti collaborativi concreti a tutela della casa comune che ci ospita e del quadro di vita delle generazioni presenti e future.

Il ‘Decennio per la giustizia climatica e l’azione’ avviato dal Consiglio Ecumenico delle Chiese è anche il nostro decennio: un tempo favorevole per riconoscere le responsabilità che ci legano al creato e alle generazioni che verranno.

Il Sinodo ci invita a non restare spettatori passivi di fronte a un mondo che cambia sotto i nostri occhi.

L’ aumento delle temperature globali, la perdita di biodiversità e le ingiustizie che ne derivano sono segni che interpellano la coscienza di ogni credente.

Come chiesa locale abbiamo l’opportunità di trasformare la preoccupazione in azione: aprendo momenti di riflessione comunitaria, promuovendo la formazione, sostenendo buone pratiche quotidiane e collaborando con altre realtà del territorio per progetti comuni di custodia del creato.

È così che la fede diventa impegno concreto, e l’impegno si trasforma in segno visibile dell’Evangelo.

Se vuoi fare qualcosa di concreto e aiutare la tua chiesa a fare altrettanto, contatta il pastore o il Concistoro!

Puliamo il mondo a Torre Pellice

Una sessantina di partecipanti, fra adulti e bambini, si sono occupati della cura e della pulizia del proprio paese.

Anche quest’anno, in collaborazione con Legambiente Val Pellice, si è svolta con entusiasmo la manifestazione “Puliamo il Mondo”, tenutasi sabato 25 ottobre.

Il punto di ritrovo è stato la Casa Unionista, da cui i partecipanti sono partiti per dedicarsi alla pulizia del centro abitato di Torre Pellice, raccogliendo cartacce, bottiglie e rifiuti abbandonati lungo le strade e nei parchi pubblici.

L’iniziativa ha coinvolto circa sessanta persone di tutte le età: bambini della scuola domenicale accompagnati dai genitori, giovani e adulti, oltre che persone esterne alla Chiesa valdese.

I volontari si sono organizzati in due gruppi di lavoro, dimostrando grande spirito di collaborazione e senso civico.

Sebbene si possa pensare che l’abbandono dei rifiuti non rappresenti un problema rilevante nei nostri paesi, la realtà è ben diversa.

In poco più di un’ora di attività, è stata raccolta una quantità sorprendente di rifiuti: dai piccoli residui plastici e mozziconi di sigaretta, alle bottiglie di vetro e persino rifiuti più grandi come elettrodomestici e cassette di plastica.

Fondamentale è stato il contributo dell’associazione AIB di Torre Pellice, che ha messo a disposizione un mezzo e volontari per il trasporto dei rifiuti all’eco-isola.

Il Comune di Torre Pellice ha inoltre sostenuto l’iniziativa.

“Puliamo il Mondo” non è solo un’azione di pulizia, ma un gesto concreto di cura del territorio.

Un’esperienza dal forte valore educativo, che stimola nei partecipanti la consapevolezza che ciascuno può e deve fare la propria parte. I cittadini, adottando stili di vita sostenibili, praticando una raccolta differenziata di qualità, favorendo il riuso e acquistando in modo responsabile; le amministrazioni comunali, investendo in servizi di gestione virtuosi e chiedendo ai gestori locali di migliorare le performance della raccolta differenziata, ancora lontane dagli obiettivi auspicati.

13° Assemblea Generale della CEVAA (Torre Pellice, 5-12 ottobre 2025)

Fin dall’inizio, è stata una bella avventura.

Il gruppo di volontari/e – costituitosi per la 13° Assemblea Generale della CEVAA (Torre Pellice, 5-12 ottobre 2025) – era variegato per età e per esperienze ma la sintonia, la disponibilità e la collaborazione fraterna sono state immediate.

Ci siamo riuniti/e in Casa Unionista una sera ma avevamo già ricevuto un invito su whattsapp dal pastore Michel Charbonnier che ha poi usato questo canale per messaggi e comunicazioni urgenti, per le tabelle con i turni, per il programma generale e tutto il materiale informativo che il Conseil aveva ritenuto di condividere.

Ci sarebbero stati delegati dai Paesi africani, dal Madag  ascar e dal Pacifico, per la maggior parte francofoni ma alcuni anche anglofoni, sarebbero arrivati in momenti diversi, avremmo dovuto accoglierli al meglio per permettere loro di sentirsi “a casa”, dopo un lungo viaggio.

Per alcuni/e, davvero paragonabile al giro del mondo! L’assise si è aperta con un partecipato culto nel tempio valdese di Torre Pellice, e corteo festoso dall’Aula sinodale, con la predicazione della moderatora della Tavola valdese Alessandra Trotta sui versetti di Giovanni (15, 1-11) che invitano a dimorare nell’amore di Cristo per portare frutto, tema generale dell’Assemblea.

Il gruppo ha avuto anche il compito di predisporre per i delegati/e i materiali e piccoli doni in una borsa di stoffa dai manici arancioni, dello stesso colore della sciarpa che ogni volontario/a ha indossato per essere riconosciuto/a non solo nelle postazioni ufficiali (alla Reception della Foresteria) ma anche in Aula sinodale, nel salone delle pause, in giro per Torre Pellice.

I turni variegati per servizio (corali, logistica, Info Point bilingue, pausa mattutina e pomeridiana, pasti) ci hanno permesso di conoscerci meglio, di condividere racconti di vita spesso legati al tema dei viaggi, delle missioni, degli studi storici e antropologici a partire – ad esempio – dalla interessante lezione, aperta a tutti/e, di Jean-François Zorn, professore emerito di storia del

 

cristianesimo all’Istituto protestante di Montpellier, intitolata “Missione, CEVAA: oggi e domani” (https://www.facebook.com/missioncevaa/videos/3640776486217359).

In Francia, dal 2006, è attivo il Centro di ricerca Maurice Leenhardt, di cui Zorn è stato ideatore, che si occupa di missiologia in connessione con altre discipline, quali storia, antropologia religiosa e teologia delle religioni per uno sguardo critico sulle missioni. La figura di Maurice Leenhardt (1878-1954) è emblematica delle trasformazioni che hanno caratterizzato le missioni protestanti tra Otto e Novecento.

Egli infatti partì missionario insieme alla moglie per la Nuova Caledonia dove rimase dal 1902 al 1928, riportando in Francia materiale etnografico della cultura kanak.

Successivamente insegnò storia delle religioni all’École pratique des hautes études (Paris-Sorbonne). Era figlio del suo tempo ma critico della concezione coloniale della missione.

Al termine dell’Assemblea Generale è stato rinnovato il Conseil con l’elezione del nuovo Presidente, pastore Tehuiarii Pifao, della Chiesa protestante Mahoi, nella Polinesia francese, la riconferma della segretaria generale, pastora Claudia Schulz e l’elezione del pastore Gabriele Bertin.

Sabato, la gita a Torino ha consentito l’incontro con la comunità di quella città e si è arricchita della visita guidata alla mostra ‘Paolo Paschetto. Archivio d’artista’ ospitata all’Archivio di Stato di Torino, dove Gabriella Ballesio e Sara Rivoira hanno illustrato la collezione.

Domenica, delegati/e si sono recati al culto nelle diverse comunità del Primo Distretto dove hanno potuto condividere il pranzo e, in un caso, visitare i luoghi storici valdesi. Nei giorni precedenti, il Museo valdese aveva già riservato loro aperture dedicate.

Quindi, le partenze e i viaggi di ritorno. Il gruppo dei volontari/e si è poi ricomposto il 22 ottobre attorno a una stupenda tavolata color

ata, in cui abbiamo testimoniato la nostra gratitudine reciproca, abbiamo salutato il pastore Stefano D’Amore del comitato italiano CEVAA, il pastore Gabriele Bertin, nuovo membro del Conseil, a cui abbiamo augurato un tempo benedetto.

 

La fraternità riconoscente di questi giorni insieme troverà nuove vie per esprimersi, intorno alla memoria dei missionari e al lungo cammino di trasformazione che ha portato alla decolonizzazione, alla formazione di chiese autonome e alla condivisione interculturale alla pari, da tutti a tutti, su cui si basano le attività e i progetti della CEVAA, Comunità di chiese in azione: come si nota, la parola “missione” non c’è più, retaggio di rapporti ineguali e di etnocentrismi che già Leenhardt aveva cercato di sanare.

Come ha affermato Willy Jourdan, membro uscente del Conseil, ci vuole una nuova strategia condivisa che porti “a considerare la CEVAA come quella porta essenziale che mette in relazione con il cristianesimo globale, favorendo lo scambio tra le persone e animando la riflessione teologica attraverso modalità differenti rispetto a quelle a cui siamo più abituati”.

CHE CINE alle DIACONESSE!

La nuova rassegna cinematografica all’interno del salone della Casa delle Diaconesse di Torre Pellice.

La Casa Valdese delle Diaconesse (viale Gilly 7) di Torre Pellice (TO) propone un calendario di proiezioni cinematografiche per animare le stagioni più fredde dell’anno.

Sull’onda della rassegna estiva appena conclusa ‘Mi Rifugio al Cinema’ del Rifugio Re Carlo Alberto, la Casa propone quattro film all’interno del salone al piano terra.

  • 24 ottobre 2025: Trifole (2024) di Gabriele Fabbro
  • 28 novembre 2025: Il Cardellino (2019) di John Crowley
  • 15 febbraio 2026: IF – Gli amici immaginari (2024) di John Krasinski (rivolto a bambine e bambini)
  • 20 marzo 2026: L’ultima settimana di settembre (2024) di Gianni De Blasi

Proporre la proiezione di film in una casa di riposo ha molti aspetti positivi: migliora il benessere degli anziani, stimola la socializzazione, offre intrattenimento – afferma Loredana Gaydou, responsabile della struttura e prosegue – È un’attività che promuove la qualità della vita, favorisce l’espressione emotiva e può
aiutare a stimolare la memoria e le capacità cognitive degli ospiti.

Le proiezioni sono aperte al pubblico per cui offrono un’occasione di incontro e interazione con altre persone del territorio; permettono inoltre di far conoscere la struttura al territorio ed è un’apertura verso l’esterno – e conclude – Anche la proiezione di film rivolta a bambini e bambine è un ottimo modo per favorire incontri intergenerazionali, obiettivo che va ad integrarsi con la presenza nel giardino della struttura un parco giochi aperto al pubblico.

Gli appuntamenti sono sempre il venerdì sera alle 20.30, tranne per la proiezione del film ‘IF – Gli amici immaginari’, rivolto ad un pubblico più giovane, che è prevista la domenica alle ore 17. L’ingresso costa 5€ fino a esaurimento posti.

Per ulteriori informazioni telefonare alla Casa Valdese delle Diaconesse, dal lunedì al venerdì, in orario di ufficio al n. 0121 952811 oppure consultare http://www.casadiaconesse.it oppure le pagine FB – Casa delle Diaconesse e Servizi Salute Diaconia Valdese

“PedaliAmo per Gaza”: da Torre Pellice a Udine in bicicletta per la Palestina

È partito mercoledì 8 ottobre da Torre Pellice “PedaliAmo per Gaza”, un viaggio a tappe in bicicletta con arrivo previsto per martedì a Udine, città in cui si svolgerà la partita di calcio di qualificazione ai mondiali tra Italia e Israele, in occasione della quale è prevista una grande manifestazione di protesta.

Il cicloviaggio è stato organizzato dall’associazione CIP – Cinema Inclusione Partecipazione, che a fianco alle attività culturali legate al cinema porta avanti da tempo progetti solidali in diverse aree del mondo.

L’obiettivo degli organizzatori è esprimere solidarietà al popolo palestinese e urlare l’orrore di fronte al genocidio messo in atto dal governo di Israele che, in barba al diritto internazionale, calpesta i diritti umani e si dimostra privo di ogni sentimento di umanità.

Il gruppo, composto da una trentina di ciclisti in partenza da Torre Pellice, si è via via rimpolpato lungo il tragitto.

Nella carovana sono presenti membri dell’associazione CIP ma anche esponenti delle istituzioni locali e della società civile.

Anche la Chiesa Valdese di Torre Pellice sostiene l’iniziativa, assieme a diversi altri enti ed associazioni, ed era presente alla partenza con rappresentanti e ciclisti che hanno seguito la carovana per una parte del percorso.

La carovana ha goduto inoltre del supporto delle chiese valdesi e metodiste presenti nelle città attraversate.

“PedaliAmo per Gaza” si propone come un gesto di solidarietà e sensibilizzazione, in un percorso che sottolinea l’importanza dello sport anche come impegno civile.

Innaugurazione defribillatore DAE

Domenica 10 agosto, dopo il culto svolto nel prato antistante il tempio, c’è stata l’inaugurazione del nuovo defibrillatore, alla presenza della sindaca Maurizia Allisio e di un buon gruppo di volontari e volontarie della Croce Rossa.
La diacona Karola Stobäus ha sottolineato l’attenzione della nostra chiesa alla tutela della salute e al benessere di chi frequenta i nostri spazi. Ha espresso il più sentito ringraziamento alla CRI da parte di tutta la comunità, intesa come chiesa ma anche come cittadini del territorio, per il dono ricevuto e per la formazione effettuata alle persone che sono ora abilitate a utilizzare l’apparecchiatura.
Il vicepresidente della CRI di Torre Pellice,  Luca Michele Peano ci ha parlato del progetto in atto per la diffusione capillare di questi strumenti, in luoghi accessibili ai cittadini, nella Val Pellice, contribuendo a renderla più sicura.
Il DAE Defibrillatore Automatico Esterno (questo è il nome corretto), è stato dedicato alla memoria del professore Mario Tarditi, volontario del Comitato CRI torrese dal 1984 e presidente dal 1998 al 2016.
Un ricco aperitivo ci ha poi permesso di condividere anche in modo informale questo significativo momento.

Noi e l’ambiente

L’Italia è in debito verso la Terra

Il 6 maggio il nostro Paese ha raggiunto il cosiddetto Overshoot day, ciò significa che abbiamo praticamente consumato la nostra quota di risorse rinnovabili che il Pianeta è in grado di offrirci.

Per rendere l’idea del nostro impatto ambientale, servirebbero 3 pianeti se tutti avessero il nostro stile di vita.

Di conseguenza, ciò vuole anche dire che il nostro comportamento consumistico non si è modificato nonostante i numerosi moniti che la divulgazione scientifica e la stampa fanno circolare in questo ambito.

L’Overshoot day è l’esito di un calcolo effettuato su scala globale e su ogni singolo Paese.

Per es. il Qatar ha già raggiunto questo “traguardo” il 6 febbraio, mentre l’Uruguay sarà l’ultimo, il 17 dicembre.

Il calcolo dipende da fattori ambientali, estensione territoriale, risorse disponibili sul proprio suolo o da importare, capacità produttiva, capacità di gestire i rifiuti generati, ecc.

È una data simbolica perché, di fatto, nella nostra vita non cambia nulla.

Continueremo infatti a trovare cibo, acqua, spazi per edificare, risorse per scaldarci, fibre da tessere, per fare qualche esempio.

Ma la Terra sarà sottoposta a uno stress maggiore per rigenerare le risorse che noi preleviamo, in tutto il mondo.

Le date dell’Overshoot day vengono quindi diffuse come sprone per i Paesi a sviluppare politiche volte ad una maggiore sostenibilità ambientale, tutela delle risorse naturali e della biodiversità.

Come sempre, poi, ogni nostro piccolo gesto per ridurre i consumi può servire!

Un pomeriggio di scoperte e incontri!

Eravamo più di 50 tra adulti, bambini e bambine alla Casa unionista per l’incontro sull’inclusione e l’accoglienza promosso dal Gruppo Missioni-CEVAA in collaborazione con la CSD – Diaconia valdese.

Un momento davvero partecipato e riuscito, un’esperienza intensa e significativa.

Abbiamo avuto l’occasione di scoprire (o riscoprire) il prezioso lavoro che la Diaconia valdese svolge sul nostro territorio per l’accoglienza e l’inclusione di rifugiati, richiedenti asilo e migranti. Intrecciando racconti, testimonianze e giochi, anche i più piccoli hanno potuto “incontrare il mondo”… a casa nostra!

Una super merenda ha concluso il pomeriggio, offrendo l’occasione per continuare a

parlare, fare domande e approfondire quanto emerso in modo informale e conviviale.

Un grazie speciale a Elisa Macrì, Elisa Taccia e Miriam Comba per averci accompagnato in questo viaggio di conoscenza e relazione!

#chiesavaldese #torrepellice #accoglienza #inclusione #DiaconiaValdese #CEVAA #chiesaapertaalmondo #scuoladomenicale

Dio non fa preferenze di persone (Atti 10,34)

In occasione della Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, le chiese valdesi del 1° circuito si sono riunite per affermare con forza il valore dell’inclusione e della dignità di ogni persona.

Sabato sera abbiamo partecipato a una serata ricca di musica, arte, poesia, storia e informazione, organizzata dal Consiglio di circuito in collaborazione con la R.E.F.O.+ (Rete Evangelica Fede Orientamenti Generi) e con il Comune di Torre Pellice, per riflettere e sensibilizzare sul tema dei diritti e dell’accoglienza.

Durante il culto della domenica mattina, abbiamo ascoltato una predicazione su Atti 10,17-36, un testo che ci ha condotti nel cuore di un “incontro impossibile” tra Pietro e Cornelio. Un incontro che Dio rende possibile, anzi, che Dio desidera e costruisce con tenacia. Abbiamo riconosciuto nella visione di Pietro di quella tovaglia piena di animali impuri le barriere culturali, religiose, sociali che anche oggi ci separano gli uni dagli altri. Abbiamo ascoltato di un Dio che si ostina a spingerci all’incontro, e abbiamo ricevuto l’invito a non considerarci sempre come portatori della verità da trasmettere agli altri, ma come discepoli e discepole che possono, nell’incontro, essere convertiti, cambiare, scoprire qualcosa di nuovo sulla volontà di Dio.

Questa Parola ha parlato con forza anche alla nostra realtà di chiesa: ci ha interrogati sulle nostre tovaglie da togliere, sui nostri pregiudizi nascosti, e ci ha ricordato come la vocazione di Dio a costruire comunità inclusive sia ancora all’opera, oggi, anche tra noi.

Il testo di Atti 10 non termina con una riconciliazione astratta, ma con un gesto concreto: Pietro e Cornelio entrano in casa, si siedono, parlano. L’incontro produce effetti. Siamo pronti a riconoscere e accogliere le chiamate all’incontro che il Signore oggi ci rivolge? Siamo pronti a convertirci, a cambiare, ad accogliere, lasciandoci trasformare dallo Spirito che parla a ciascuno nella sua lingua?

In questo spirito, vogliamo continuare il nostro cammino come chiesa che ascolta, che accoglie, che si converte, che sceglie il coraggio dell’incontro e dell’apertura, testimoniando l’Evangelo proprio là dove altri innalzano barriere di esclusione e di paura.