CONTA: una campagna per le contribuzioni

Perché una campagna per le contribuzioni?
Le chiese valdesi, dal punto di vista economico, vivono grazie ad un sistema partecipativo: ciascun membro versa la propria contribuzione per il mantenimento delle attività della chiesa e delle persone che ci lavorano. Tante cose che a volte diamo per scontate esistono grazie a questo semplice meccanismo: attività per i più piccoli, catechismi, accompagnamento nei momenti di lutto, predicazioni e incontri biblici, cura pastorale, sostegno economico di pastori e pastore in servizio e in pensione.

Senza persone che contribuiscono non avremmo tutto quello che fa funzionare le chiese locali come le conosciamo oggi.

Ma le contribuzioni sono da molti anni in continua decrescita e le ragioni sono varie: la diminuzione della popolazione ecclesiastica e del reddito medio, i processi di secolarizzazione, il minor senso di partecipazione e di responsabilità personale al supporto alla vita della chiesa.

La riflessione su questo tema dura da tempo, ma il percorso di questa campagna è più recente e nasce nel novembre 2022 con la creazione di un gruppo di lavoro che si è confrontato sulla crisi delle contribuzioni nel nostro Distretto (e non solo) e sulle possibili azioni da intraprendere per provare a porvi rimedio.

Ogni chiesa locale ha sempre messo in atto le proprie iniziative di sensibilizzazione, ma oggi si è ritenuto importante aggiungere un intervento organico comune a tutte le chiese, perché sia chiara la rilevanza della questione: non è un piccolo problema locale, ma una criticità seria, della chiesa tutta. È importante parlarne.

Per questo la Conferenza Distrettuale a giugno 2023 ha incaricato la CED di predisporre una “campagna di comunicazione” per diffondere nelle comunità l’urgenza di questo appello e contribuire al futuro della nostra chiesa.

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Questa campagna, elaborata grazie anche al lavoro di Vibes e RBE, ha un titolo semplice: CONTA.

Il messaggio, chiaro e stringente, vuole accostare il significato economico a quello della presenza attiva.

Tutti e tutte possono vedere i conti delle nostre chiese e rendersi conto della carenza sistemica; ma tutti e tutte possono anche esserci, partecipare e fare la differenza con la propria presenza: in una parola contare.

Articolo tratto da: https://www.vallivaldesi.chiesavaldese.org/conta/

Un viaggio a Roma con giovani e catecumene/i

Dopo cinque lunghe ore di viaggio, tra risate e ronfate, eccoci finalmente nella tanto attesa città eterna!

Ci fiondiamo subito in una tipica osteria romana… e qui il dilemma: carbonara, amatriciana o cacio e pepe? Ma il meglio deve ancora arrivare… svoltato l’angolo, ci ritroviamo di fronte l’imponente e magnifico Colosseo illuminato, in tutta la sua grandezza.

Roma ci conquista subito e noi conquistiamo lei, cantando a squarciagola tra le sue vie.

La sveglia della mattina di sabato non è mai stata così bella: svegliarsi a Roma e prepararsi per partire alla sua scoperta non ha prezzo!
Strade e piazze fatte di storia e cultura, angoli nascosti, monumenti spettacolari e l’immensità della città ci accompagnano in questa giornata, insieme alla bravissima guida Corinna che con la sua simpatia ci porta nell’antica Roma di Lutero.

Infine, un tramonto mozzafiato ci aspetta su una terrazza romana. Poi una pizzata nella Chiesa Valdese di via IV novembre per finire in bellezza il nostro primo giorno romano.

La domenica mattina si apre con un’altra bella scoperta: la bellissima Chiesa Valdese di Piazza Cavour. Dopo il culto e qualche curiosità, il pranzo ci aspetta tra momenti comunitari e qualche canto insieme. Poi, uno sguardo indietro e un po’ di nostalgia per i nostri pastori che ci portano tra i loro banchi della Facoltà di teologia…

“oh, ma ti ricordi quando..?”, “questa è stata la mia prima stanza in convitto” “ehi, quello era il posto dove mi sedevo sempre io!”…
La visita non si ferma qui. Proseguiamo costeggiando il Tevere, poi Castel Sant’Angelo, San Pietro, Campo dei Fiori e per concludere in bellezza…una chitarra e la voglia di stare insieme ci bastano per fermare il tempo in ricordi indelebili.

Arriva il momento del rientro, un’ultima passeggiata tra le vie di Roma e si ritorna a casa. Tre giorni di condivisione, canti, risate, storia, bellezza in una città eterna che vive di storie umane, raccontate, ripetute eppure sempre nuove.